La novità principale della nuova Legge di Bilancio 2022: il “bonus barriere architettoniche” del 75%
La Legge di Bilancio 2022 istituisce una nuova detrazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici esistenti. È pari al 75% e può essere ripartita in cinque anni su limiti di spesa che dipendono dalle unità immobiliari. La nuova misura si aggiunge a quanto già previsto dal superbonus 110% per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche.
C’è però una differenza sostanziale fra la nuova detrazione e quella prevista dal superbonus:
- la detrazione legata al superbonus vale per interventi vincolati ad altri lavori principali (trainanti), che servono a migliorare le prestazioni delle abitazioni di due classi energetiche;
- per la nuova agevolazione, invece, non sono previsti altri lavori trainanti.
In entrambi i casi – agevolazione al 75% e superbonus – puoi recuperare la spesa senza attendere i cinque anni di rientro della detrazione, scegliendo di richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta.
Detrazione 75%: per quali interventi può essere richiesta
La detrazione del 75% spetta alle spese documentate e sostenute per lavori di abbattimento e superamento delle barriere architettoniche in edifici residenziali già esistenti.
Puoi richiederla per:
- gli interventi che rispettano i requisiti tecnici previsti dal decreto ministeriale del 14 giugno 1989, n. 236;
- le spese sostenute per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, funzionali all’abbattimento delle barriere architettoniche;
- le spese di smaltimento e bonifica dei materiali e dell’impianto, se quest’ultimo è stato sostituito.
L’agevolazione è valida sui lavori realizzati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.
Viene ripartita in cinque quote annuali di pari importo e calcolata su un limite di spesa massimo che viene modulato in base al numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. I limiti di spesa sono:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari che si trovano all’interno di edifici plurifamiliari, ma funzionalmente indipendenti e che abbiano uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, nel caso di edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, nel caso di edifici composti da più di 8 unità immobiliari.
La cifra detratta non può superare l’imposta dovuta.
La detrazioni fiscale del 50% per la ristrutturazione
La detrazione IRPEF per chi decide di ristrutturare la propria casa è confermata anche per il 2022 e prorogata con regole invariate fino al 31 dicembre 2024.
La detrazione IRPEF del 50% viene calcolata su una spesa massima di 96.000 euro e viene restituita in dieci quote annuali di uguale importo.
Puoi usufruire della detrazione anche se fai dei lavori per realizzare strumenti che aiutano la mobilità interna ed esterna – attraverso la comunicazione, la robotica o altri mezzi tecnologici – delle persone che hanno una disabilità grave, come previsto dall’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992.
Come si accede alla detrazione fiscale
Per accedere alla detrazione fiscale devi effettuare tutti i pagamenti con bonifico bancario e, in particolare, con il cosiddetto “bonifico parlante” in cui inserire:
- il riferimento alla legge, ovvero all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986, nella causale;
- il codice fiscale di chi accede alla detrazione;
- il codice fiscale o la partita IVA del destinatario del pagamento.
Questa detrazione fiscale non può essere cumulata con la detrazione del 19% prevista per le spese sanitarie che riguardano il sollevamento della persona con disabilità.
La detrazione IRPEF del 19%
Un’altra agevolazione fiscale prevista per aiutare il movimento di persone con disabilità è la detrazione IRPEF del 19% a cui puoi accedere per acquistare:
- l’adattamento dell’ascensore in modo che possa trasportare la carrozzina;
- una pedana di sollevamento – come Fluido di KONE Motus – da installare nella casa in cui abita la persona con disabilità o la manutenzione di una pedana già esistente;
- una macchina o un motoveicolo, nuovo o usato, da rendere idoneo;
- tutto ciò che serve per accompagnare, sollevare o agevolare il movimento;
- mezzi informatici per la comunicazione, come un computer o un modem;
- protesi sanitarie o il loro noleggio.
Per quanto riguarda l’adattamento dell’ascensore e della pedana di sollevamento, hai diritto alla detrazione del 19% solo se non hai già coperto tutte le spese con le detrazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’IVA agevolata del 4% anziché del 22%
La legge ha previsto agevolazioni anche per quanto riguarda l’IVA. Paghi l’IVA agevolata del 4%, anziché del 22%, se acquisti mezzi che aiutano l’accompagnamento, il movimento o il sollevamento di una persona con disabilità.
L’IVA al 4% viene applicata per l’acquisto di:
- montascale a pedana o a poltroncina – come Vivace di KONE Motus – ovvero di dispositivi che permettono a persone che hanno difficoltà motorie di muoversi in autonomia;
- protesi e ausili di vario tipo;
- poltrone e altri veicoli, anche motorizzati;
- servizi regolati da contratto per realizzare le opere necessarie a superare o eliminare le barriere architettoniche
Per quanto riguarda i dispositivi – come gli ascensori – che permettono di superare o eliminare le barriere architettoniche, l’Agenzia delle Entrate – nella risposta 3/2020 – ha specificato che si accede all’agevolazione solo se il dispositivo installato ha i requisiti previsti dal Decreto Ministeriale 236/1989.
Tali requisiti cambiano a seconda del dispositivo e del tipo di edificio – residenziale nuovo o preesistente – e nel caso dell’ascensore riguardano la cabina e la porta, l’arresto ai piani, la bottoniera di comando, il campanello di allarme e la segnalazione sonora di arrivo ai piani.
Nel caso in cui acquisti dispositivi tecnici e informatici che aiutano l’indipendenza e l’integrazione sociale delle persone con disabilità – come previsto dall’articolo 3 della Legge 104 del 1992 – hai diritto all’applicazione dell’IVA del 4% agevolata, oltre alla detrazione IRPEF del 19%.
Questi dispositivi sono rivolti a persone che hanno difficoltà di vari tipi – motoria, visiva, uditiva – e aiutano la comunicazione orale o scritta con gli altri, il controllo dell’ambiente che li circonda, l’accesso alle informazioni e alla cultura e gli esercizi di riabilitazione.
Nello specifico si tratta di: telefono con vivavoce, fax, modem, computer e altri dispositivi che favoriscono la comunicazione e le relazioni con gli altri.
Per poter usufruire dell’IVA agevolata al 4% devi presentare:
- la prescrizione medica che stabilisce che la persona ha bisogno di avere un dispositivo che la aiuti a comunicare;
- il certificato, rilasciato dall’Asl, che attesta che la persona soffre in modo permanente di una delle quattro disabilità per cui è prevista l’agevolazione
Per saperne di più sulle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità e sulle detrazioni fiscali per permettere agli anziani con difficoltà motorie il superamento delle barriere architettoniche, ti consigliamo di consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate.
L’agevolazione fiscale che fa al caso tuo
Come abbiamo visto ci sono molte agevolazioni fiscali di cui puoi usufruire per agevolare il movimento di persone anziane che hanno difficoltà motorie o di persone con disabilità: dalla nuova detrazione del 75% alle detrazioni IRPEF del 50% per abbattere le barriere nella propria casa e le detrazioni IRPEF del 19% per acquistare una macchina, fino all’IVA agevolata del 4% per l’acquisto di un montascale a poltroncina o a pedana.
L’importante è informarsi bene su quali acquisti vengono agevolati, su eventuali scadenze da rispettare o documenti da presentare per poter accedere alla detrazione.
ARTICOLO COPIATO DA: https://www.konemotus.it/blog/agevolazioni-fiscali-e-barriere-architettoniche-2022/